Il concordato preventivo biennale, che entrerà in vigore dal 1 gennaio 2024, è una misura prevista dalla riforma fiscale italiana che mira a semplificare e rendere più prevedibile il rapporto tra l’Agenzia delle Entrate e i titolari di partita IVA. Questo strumento è stato introdotto con l’obiettivo di favorire l’adempimento spontaneo delle obbligazioni fiscali e di ridurre il carico di lavoro degli uffici dell’Agenzia delle Entrate, consentendo loro di concentrarsi maggiormente sul controllo dei casi di evasione fiscale.
Requisiti per l’accesso al concordato preventivo biennale
I contribuenti che possono accedere al concordato preventivo biennale sono quelli che, con riferimento al periodo d’imposta precedente a quelli cui si riferisce la proposta:
- Non hanno debiti tributari superiori ai 5 mila euro relativamente l’anno precedente.
- Non hanno omesso la presentazione della dichiarazione dei redditi in uno dei tre anni precedenti a quelli di applicazione del concordato.
- Non sono stati condannati per determinati reati fiscali negli ultimi tre periodi di imposta.
Funzionamento del concordato preventivo biennale
L’Agenzia delle Entrate formulerà una proposta per la definizione biennale del reddito, basandosi sui dati in proprio possesso. Il contribuente potrà accettare questa proposta e, di conseguenza, determinare in anticipo le imposte dovute per i due anni successivi. L’adesione alla proposta è facoltativa e deve avvenire entro il 31 luglio 2024 per il primo anno di applicazione e entro il 30 giugno negli anni successivi.
Vantaggi del concordato preventivo biennale
I vantaggi principali del concordato preventivo biennale includono:
- La possibilità per i titolari di partita IVA di conoscere in anticipo l’ammontare delle imposte da pagare, garantendo così una maggiore certezza fiscale.
- Il non accertamento per le imposte sui redditi e l’IVA, per gli anni di cui si è accettato il concordato preventivo, ad esclusione ovviamente dei casi di decadenza.
Considerazioni finali
Il concordato preventivo biennale rappresenta un’importante novità nel panorama fiscale italiano, con l’intento di semplificare e rendere più trasparente il rapporto tra fisco e contribuenti. Tuttavia, è importante che i titolari di partita IVA valutino attentamente la convenienza di aderire a questa proposta, considerando la propria situazione fiscale e le prospettive di reddito future.
Pusceddu Claudio
Vuoi diventare nostro cliente? Contattaci via email!